Progetto a Piombino

Il sito

L'impianto

Documentazione autorizzativa

 

L’ubicazione a Piombino è ritenuta strategica non solo per la vicinanza alla vasta area della Val di Cornia, dove insistono numerose aziende dedite alla trasformazione di prodotti agricoli e che dunque hanno scarti di processo da collocare ma, anche e soprattutto, in considerazione della infrastruttura portuale che rappresenta una risorsa per la spedizione del prodotto di processo in altri paesi europei.

Piombino potrebbe diventare un HUB dove far giungere il carbone prodotto dagli impianti che utilizzeranno la tecnologia di Ingelia e da li esser poi destinato ai clienti finali.

Il Sito

L’impianto è previsto nell’area idustriale Apea (Area produttiva ecologicamente attrezzata) che il Comune ha previsto nella zona di Colmata-Gagno.

 

L'Impianto

Limpianto a Piombino lavorerà in sinergia con le aziende che in quell’area si insedieranno e che, con prevalenza, opereranno nel settore alimentare con attività di trasformazionee con ciò dunque:

  • gli  scarti che produrranno costituiranno, in tutto od in parte, l’alimentazione dell’impianto di CREO;
  • l’energia prodotta con un cogeneratore fornirà potenza termica ed elettrica alle aziende dell’Apea stessa.

Si massimizzano così i rendimenti e l’efficienza derivanti dall’attività sinergica, così come la riduzione degli impatti ambientali delle aziende insediande, a vantaggio di tutti, della collettività e dell’ambiente. Anche il sottoprodotto di processo della tecnologia utilizzata da CREO, acqua sterile, sarà  utilizzata per le esigenze dell’APEA con risparmio della preziosa risorsa idrica.

Dal trattamento delle acque di processo CREO estrae, inoltre, un concentrato costituito da tutti gli elementi idrosolubili presenti nel rifiuto organico trattato quali l’azoto, il potassio, il ferro che può costituire una base per la produzione di fertilizzanti. L'impianto potrebbe anche dare risposta al problema delle alghe della laguna di Orbetello, che per il loro elevato grado di salinità sono praticamente non recuperabili con le tradizionali tecnologie.

L’impianto avrà una capacità iniziale di circa 60.000 ton/anno con un progetto predisposto per eventuale raddoppio a regime.

L’impatto occupazionale è previsto in una prima fase riflettersi in un organico diretto di circa 20 persone destinate eventualmente a raddoppiare. Oltre al personale suddetto troveranno occupazione nei settori collegati all’operatività ordinaria e straordinaria dell’impianto almeno altrettante unità lavorative.

 

 

Documentazione autorizzativa

La Società proponente fa presente che il progetto, per limiti dimensionali e tipologia, sarebbe soggetto a procedura di “verifica di assoggettabilità a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale)”, ma al fine di dimostrare in modo dettagliato e trasparente i reali effetti del progetto sulle risorse ambientali e sulla qualità della vita e salute umana ha chiesto di attivare il procedimento di “Valutazione di Impatto Ambientale” (VIA).
Copia della documentazione è, dalla data odierna 7 febbraio 2017, a disposizione del pubblico per la consultazione, negli orari di apertura degli Uffici, presso:
Regione Toscana - Settore VIA - VAS - Opere pubbliche di interesse strategico regionale, Piazza dell’Unità Italiana 1 - 50123 Firenze.
La documentazione depositata è inoltre pubblicata sul sito web della Regione Toscana all’indirizzo: www.regione.toscana.it/via